Risposta del Cons. Calce alla nota del Sindaco relativa alla questione del medico di famiglia.

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Gruppo Consiliare Risolleviamo Conca

 

A tutti i Consiglieri comunali

e p.c. al dott. Mario DI BIASIO Commissario presso l’Asl di Caserta

SEDE

 

Oggetto: Risposta alla nota del Sindaco del 20 giugno 2016 avente ad oggetto la presenza presso altri Enti dei Consiglieri comunali in rappresentanza del Sindaco.

 

Le informazioni contenute nella nota del Sindaco indicata in oggetto rappresentano l’ennesima dimostrazione di un agire politico che intende “avvelenare i pozzi” del dibattito politico concano. Egli insinua ed addebita al sottoscritto alcuni fatti che non corrispondono alla verità ma che vengono enunciati in maniera imperativa e, oserei dire, manichea.

La mia storia politica è lì a dimostrare che ho sempre portato avanti il mio mandato istituzionale in maniera limpida e cristallina (l’attuale Sindaco pro tempore dovrebbe saperlo molto bene visto che egli svolgeva l’attività di dipendente comunale quando il sottoscritto era Vice-Sindaco).

Per quanto concerne la materia in oggetto, intendo sottolineare con forza e chiarezza che lo scrivente si è sempre adoperato e continuerà a farlo nell’esclusivo interesse dei propri concittadini. Le azioni politiche che vengono intraprese hanno sempre e soltanto lo scopo ultimo di garantire un miglioramento delle condizioni di vita dei concani.

Nello specifico, però, è bene chiarire che nulla osta ad un Consigliere comunale di interloquire con funzionari pubblici (nel caso di specie con il dott. Mario Di Biasio, subcommissario presso l’Asl di Caserta) se ad essi si sottopongono le problematiche del nostro territorio. Anzi, è un diritto/dovere dei rappresentanti eletti dal popolo.

Nel corso dell’incontro tenutosi con il dott. Di Biasio ho evidenziato quali erano le criticità che erano derivate a seguito del pensionamento del dott. Belmonte e della esclusione di circa 350 assistiti dalla platea del nuovo medico di base. Ho chiarito che la mia richiesta d’incontro era scaturita dalle innumerevoli ed incessanti lamentele che provenivano dai cittadini di Conca. Allo stesso modo ho specificato quale era la mia veste istituzionale (Consigliere di minoranza). Pertanto, non credo proprio che il dott. Di Biasio possa ritrovarsi nelle gravi affermazioni rilasciate dal Sindaco pro tempore.

Per i motivi summenzionati, credo che il Sindaco pro tempore abbia arditamente ed artificiosamente montato una storia che non ha alcun fondamento. La debolezza del teorema costruito ad arte da parte del Sig. Sindaco si evince anche e soprattutto dalla esposizione della detta questione. Come poteva delegarmi quando egli stesso si è affidato a terzi per poter incontrare il subcommisssario? Un Sindaco che non è neanche in grado di stabilire autonomamente un minimo contatto istituzionale ma che si deve far “annunciare” da altre persone per poter essere ricevuto. Da tutto ciò decade il suo impianto “accusatorio” nei miei confronti.

Il Sindaco pro tempore Alberico DI SALVO conosce molto bene qual è la verità. Difatti, alla fine dell’incontro, ed in maniera istituzionalmente collaborativa, ho telefonato al Sindaco per relazionargli l’esito della discussione avuta con il dott. Di Biasio.

Questi passaggi, però, il Sindaco pro tempore non li menziona nella sua nota. Egli non fa alcun cenno alla mia telefonata che testimonia ancora una volta la mia totale limpidezza e trasparenza. Tale telefonata, infatti, non era dovuta ma ho inteso farla proprio per l’alto senso istituzionale che mi appartiene. Nego con forza, quindi, e rispedisco al mittente le accuse di aver “propagandato” la mia visita in qualità di delegato del Sindaco.

Una cosa che, lo dico con estrema sincerità, mai avrei potuto fare ma soprattutto voluto fare. Il Sindaco pro tempore, infatti, conosce bene qual è il mio giudizio politico sulle sue capacità amministrative. Tengo molto al mio status di Consigliere di opposizione, in questo quadro politico, poiché la mia azione politica si distanza enormemente dall’agire politico-amministrativo di questa Amministrazione. Una Amministrazione che è rimasta inerme ed immobile e nulla ha fatto per risolvere il problema del medico di base a Conca. La mia correttezza, e quella del Capogruppo SIMONE, si può desumere anche dalla nota che è stata inviata al Sindaco per unire le forze unicamente ed esclusivamente per la risoluzione di questo problema. Una nota alla quale il Sindaco pro tempore non ha avuto neanche la decenza di rispondere.

Egli adesso afferma che “si sta occupando in prima persona” della faccenda del medico di base. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Egli ha costretto i nostri anziani a doversi iscrivere presso medici di altri Comuni con gravissimi disagi. Io ho agito in maniera fattiva soprattutto per tutelare queste persone.

Il Sindaco pro tempore, poi, non venga a darmi lezioni in ordine all’immagine dell’ente comunale o dell’interesse della cittadinanza. Egli non ha né i titoli né i meriti per poterlo fare. Nel contesto in questione nessuna “sterile corsa a chi arriva prima” è mai stata attuata. Difatti, il Sindaco pro tempore è rimasto “dormiente” per lunghi mesi nonostante fosse a conoscenza della questione del medico di base.

Per quanto concerne il livello del dibattito politico in corso ed i modi di comunicazione politica, ritengo che il Sindaco pro tempore si sia dilungato in merito a questioni che riguardano esclusivamente la nostra parte politica. Gli strumenti e la comunicazione della nostra attività politica non spettano a lui. Forse egli non pubblicizza la sua attività amministrativa perché non c’è nulla da pubblicizzare!

Noi non millantiamo proprio niente “pur di voler far vedere” (sic!) anche perché il confronto tra ciò che questo Gruppo consiliare ha partorito in termini di proposte, mozioni, interrogazioni, incontri coi cittadini e quant’altro non consente neanche al Sindaco pro tempore di poter effettuare una pur minima comparazione.

L’uso distorto delle parole e la falsità delle affermazioni rese dal Sindaco pro tempore mi costringono a diffidarlo dal perseguire lungo questo viatico (le querele non rientrano nel mio modo di concepire la politica). Come specificato in Consiglio comunale anche per altri episodi, non consentirò a nessuno di ledere la mia dignità ed onorabilità.

Allo stesso modo ribadisco la mia più totale abnegazione al mio mandato amministrativo e la mia più totale volontà ad adoperarmi su tutti i fronti per migliorare il mio paese.

 

                                                  Cons. Franco CALCE

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